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Next Point - America (2014)

Point Of View

L'album America dei Next Point è semplicemente il miglior album prodotto in Trentino nel 2014. L'originalità del cantato, la poesia dei testi e la qualità della registrazione fanno di questo disco un eccezionale esempio di musica Rock "made in Italy". Complimenti ad un gruppo che ha saputo esprimere con grande energia, espressività e creatività i sogni e i disagi della generazione dei giovani d'oggi. Un gruppo ormai maturo che ha tutte le potenzialità per affermarsi a livello nazionale e internazionale.

Recensione

Dopo i primi 2 dischi cantati in inglese, il quartetto dal primiero sceglie finalmente la lingua italiana per dar vita a dei pezzi dallo stile raffinato e molto personale. E lo fa in un momento di grande maturità stilistica e compositiva. Un rock fragoroso e prepotente, di stampo indie, accompagnato da un cantato intenso e molto espressivo. Le canzoni esprimono con infuocata passione la forte consapevolezza della propria identità: "Siamo il temporale che di notte infuria e all'alba se ne va!" Ed è questo questo che la band offre (soprattutto dal vivo!!!): una scarica di suoni scandita da vivide immagini che accompagnano l'ascoltatore in un crescendo di emozioni.

Ma veniamo alle canzoni. Emicrania apre l'album con il suo riff infuocato: "sarà un male di città, il morbo che mi logora " che non fa dormire la notte! Nella Morte del Fabbro -uno dei pezzi più riusciti- il sogno dell'America si contrappone alla concretezza della quotidianità. Una quotidianità di provincia che si trasfigura nell' instancabile lavoro del fabbro: "...eppure lui batte e ribatte sull'incudine stanca illusioni disfatte dalla sorda solitudine...". C'è poi spazio per la denuncia sociale di Mille Nani: "marinai che fregano mentre le navi affondano. E capitani in festa in mezzo alla tempesta brindano ". L'ingenuità di Matiz Cabriolet invita invece a "ridimensionare col tempo le mie necessità". E ancora l'inutilità della guerra in Morire Giovane. Spicca nel disco anche una splendida canzone melodica: la poesia dell Altalena Blu che dipinge immagini nostalgiche. Istantanee che ripercorrono la memoria di fanciullo: "Datemi la poesia che il tempo mi ha strappato via, datemi poi tutta la malinconia, non mi ricordo più il sapore... del frastuono di una vecchia ferrovia, delle interrogazioni di filosofia, delle minestre che faceva zia Maria...". Ritorna quindi America con i suoi sogni ma anche con la matura consapevolezza di non potersi staccare dalle proprie radici, di non poter rinnegare la propria identità! In Dublino Est e in Tra le nuvole di Bangkok ritroviamo infine immagini di ricordi di viaggio che offrono ancora spunti per riflettere sul senso di una vita frenetica persa nella folle rincorsa al denaro.

Al di là delle vicende raccontate, ciò che colpisce maggiormente è il potente grido di libertà che si fa strada tra i pezzi. Un grido ribelle che esprime il distacco del gruppo dai modelli stereotipati offerti dalla società. Un grido che invita ad essere sè stessi. Fino in fondo. Nel bene e nel male. Questo è il cuore del disco. Questa la vera essenza della musica Rock!

 

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